Schiava: Il Vitigno Altoatesino

Storia e Origini della Schiava

Il vitigno Schiava, noto in Germania come Vernatsch, affonda le radici nel terroir alpino del Trentino-Alto Adige. Documentato già nel XIII secolo, deve il nome alle “schiavine” – i tipici sostegni in legno usati nei vigneti a pergola. Per secoli è stato il cuore pulsante della viticoltura eroica delle Dolomiti, coltivato su pendii scoscesi fino a 800 metri d’altitudine.

Peculiarità della Schiava

Nelle versioni da agricoltura naturale e biodinamica, la Schiava esprime caratteri unici:

  • Colore rubino chiaro con riflessi violacei
  • Tannini setosi e acidità vibrante
  • Note floreali di viola appassita e frutti di bosco
  • Finale minerale legato ai terreni morenici alpini

I vignaioli bio preservano la sua delicatezza attraverso:

✅ Vendemmie manuali tardive
✅ Fermentazioni spontanee
✅ Affinamento in cemento o botti usate

Abbinamenti Gourmet con i Vini Schiava

Il vino Schiava si presta a combinazioni sorprendenti:

  • 🥘 Cucina altoatesina: Canederi allo speck, tortel di patate
  • 🐟 Pesce di lago: Trota salmonata alle erbe alpine
  • 🧀 Formaggi: Asiago stagionato, Montasio
  • 🌱 Opzioni veg: Strudel di verdure, zuppe di legumi

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