Storia di un Vitigno Eroico
Il Rossese di Dolceacqua, antico vitigno autoctono della Liguria occidentale, affonda le radici nel Medioevo. Coltivato sui terrazzamenti a picco sul mare tra Ventimiglia e Dolceacqua, deve la sua sopravvivenza alla tenacia dei viticoltori liguri. Documenti del XV secolo lo citano come “vino dei Doria”, nobili genovesi, mentre Napoleone Bonaparte ne rimase incantato durante la Campagna d’Italia.
Peculiarità del Rossese Bio e Biodinamico
Terroir Estremo
I vigneti naturali e biodinamici crescono su scisti blu delle Alpi Marittime, a 300-500 metri s.l.m. L’agricoltura eroica senza chimica esalta:
- Profumi di rosa canina e lampone selvatico
- Note minerali da terreni ricchi di quarzo
- Tannini setosi ottenuti con macerationi brevi
Vinificazione Naturale
Le cantine bio-certificate utilizzano:
- Lievioti indigeni per fermentazioni spontanee
- Affinamento in anfore di terracotta o botti usate
- Solfiti inferiori a 50mg/l (senza aggiunta in alcuni cru)
Abbinamenti con il Rossese di Dolceacqua
Il vino ideale per la cucina ligure di mare e monti:
- Pesto DOC Genovese (armonia con i sentori erbacei)
- Coniglio alla Ligure con olive taggiasche
- Frittura di bianchetti e acciughe del Ponente
- Formaggi: Brigante o caprini stagionati
Per versioni senza solfiti aggiunti, abbinare a zuppe di legumi o torte vegetariane con erbe aromatiche.
Perché Scegliere un Rossese Naturale?
- Biodiversità protetta: solo 50 ettari coltivati al mondo
- Viticoltura carbon negative: i muretti a secco assorbono CO2
- Allergeni ridotti: lavorazioni a basso contenuto di solfiti