Cantina del Disordine

Siamo Cautano nel cuore del Taburno dove Davide Picariello dà vita nel 2022 alla Cantina del Disordine dopo anni di lavoro della terra ed un passato da cuoco ed oste.
In vigna pochissimi trattamenti, solo rame e zolfo, custodia e recupero di storici impianti e selezione maniacale delle uve.
La piccola cantina, in pietra naturale, è a misura d’uomo. Fermentazioni spontanee, nessuna filtrazione né chiarifica né solforosa aggiunta. Nessun compromesso. Ospita acciaio e vetroresina e si gioca con lunghe macerazioni per i bianchi ed un approccio snello e diretto per i rossi. Ma ogni annata ha la sua storia. Il territorio si legge di anno in anno.
I territori di riferimento sono due principalmente , Il Taburno e Tufo. ambedue sono affascinanti per esposizione, altezza e composizione dei terreni.
Sul Taburno, dove troviamo Aglianico, Trebbiano , Coda di volpe i terreni sono prevalentemente argillosi calcarei. Nella zona di tufo (AV) dove troviamo il Greco il terreno è argilloso , tufaceo, sabbioso
Agricoltura che si relaziona con il territorio, che collabora con chi vive quei luoghi interagendoci e cercando di trasmettere un tipo di lavorazione meno invasiva, basata sulla qualità dell’ambiente e della materia prima.
In cantina non si utilizzano processi chimici di condizionamento della massa in fermentazione per dare vita a vini liberi. Vini che rispecchiano esattamente tutto quello che abbiamo trascorso durante l’anno di produzione.

Cantina del Disordine

Siamo Cautano nel cuore del Taburno dove Davide Picariello dà vita nel 2022 alla Cantina del Disordine dopo anni di lavoro della terra ed un passato da cuoco ed oste.
In vigna pochissimi trattamenti, solo rame e zolfo, custodia e recupero di storici impianti e selezione maniacale delle uve.
La piccola cantina, in pietra naturale, è a misura d’uomo. Fermentazioni spontanee, nessuna filtrazione né chiarifica né solforosa aggiunta. Nessun compromesso. Ospita acciaio e vetroresina e si gioca con lunghe macerazioni per i bianchi ed un approccio snello e diretto per i rossi. Ma ogni annata ha la sua storia. Il territorio si legge di anno in anno.
I territori di riferimento sono due principalmente , Il Taburno e Tufo. ambedue sono affascinanti per esposizione, altezza e composizione dei terreni.
Sul Taburno, dove troviamo Aglianico, Trebbiano , Coda di volpe i terreni sono prevalentemente argillosi calcarei. Nella zona di tufo (AV) dove troviamo il Greco il terreno è argilloso , tufaceo, sabbioso
Agricoltura che si relaziona con il territorio, che collabora con chi vive quei luoghi interagendoci e cercando di trasmettere un tipo di lavorazione meno invasiva, basata sulla qualità dell’ambiente e della materia prima.
In cantina non si utilizzano processi chimici di condizionamento della massa in fermentazione per dare vita a vini liberi. Vini che rispecchiano esattamente tutto quello che abbiamo trascorso durante l’anno di produzione.

  • Campania
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