Cantina Podere Casaccia
L’azienda agricola Podere Casaccia si trova sulle colline di Scandicci , a pochissimi km dalla storica e affascinante città di Firenze, sono circa 12 ettari tra bosco, olivi e vigne.
L’esposizione sud-est delle vigne dona alle piante una grande quantità di luce che permette ottime maturazioni fenoliche . Terreni di antica tradizione viticola in cui vi sono vigne che raggiungono quasi i 60 anni.
In vigna vecchi cloni costituiti esclusivamente da vitigni autoctoni toscani , tipiche vigne della tradizione toscana con i diversi vitigni del chianti confusi tra loro perché venivano vinificati tutti insieme.
I nuovi impianti sono stati creati con queste antiche varietà, ben diverse da quelle attuali, e da altri antichi vitigni recentemente riscoperti come il Pugnitello e il Foglia Tonda.
Potatura delle piante una per una a mano, preparati biodinamici e semina delle “mille piante” necessarie per effettuare il sovescio, interventi in vigna per la difesa della vite solo in modo preventivo e con il solo uso di piccole quantità di zolfo di miniera e di rame. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, nessun uso di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti chimici.
Il desiderio è quello di produrre un vino che sia la massima espressione del territorio e dell’amore che hanno per la loro terra che è un dono in prestito da lasciare sano e vivo per il futuro.

L’azienda agricola Podere Casaccia si trova sulle colline di Scandicci , a pochissimi km dalla storica e affascinante città di Firenze, sono circa 12 ettari tra bosco, olivi e vigne.
L’esposizione sud-est delle vigne dona alle piante una grande quantità di luce che permette ottime maturazioni fenoliche . Terreni di antica tradizione viticola in cui vi sono vigne che raggiungono quasi i 60 anni.
In vigna vecchi cloni costituiti esclusivamente da vitigni autoctoni toscani , tipiche vigne della tradizione toscana con i diversi vitigni del chianti confusi tra loro perché venivano vinificati tutti insieme.
I nuovi impianti sono stati creati con queste antiche varietà, ben diverse da quelle attuali, e da altri antichi vitigni recentemente riscoperti come il Pugnitello e il Foglia Tonda.
Potatura delle piante una per una a mano, preparati biodinamici e semina delle “mille piante” necessarie per effettuare il sovescio, interventi in vigna per la difesa della vite solo in modo preventivo e con il solo uso di piccole quantità di zolfo di miniera e di rame. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, nessun uso di pesticidi, erbicidi, fertilizzanti chimici.
Il desiderio è quello di produrre un vino che sia la massima espressione del territorio e dell’amore che hanno per la loro terra che è un dono in prestito da lasciare sano e vivo per il futuro.