Storia di un Vitigno Salvato dall’Estinzione
Il Lacrima di Morro d’Alba, antico vitigno autoctono delle Marche, deve il suo nome alla caratteristica forma degli acini che, a maturazione avanzata, si rompono rilasciando una “lacrima” di succo. Risalente al Medioevo, questo vino rischiò di scomparire negli anni ’70, salvato solo grazie alla passione di viticoltori locali che ne ripopolarono i vigneti a partire dagli anni ’80.
Agricoltura Naturale, Biologica e Biodinamica
Oggi i migliori produttori coltivano il Lacrima seguendo pratiche sostenibili:
- Naturale: Fermentazioni spontanee, nessun filtro o chiarifica aggressiva
- Biologico certificato: Eliminazione di pesticidi e concimi sintetici
- Biodinamico: Preparati come il cornoletame e lavorazioni in sintonia con i cicli lunari
Profilo Sensoriale: Un Fuoco d’Artificio di Aromi
Questo vino rosso rubino sorprende con un bouquet esplosivo:
- Naso: Violetta appassita, ciliegia selvatica, pepe rosa e note balsamiche
- Bocca: Freschezza vibrante, tannini setosi, finale con ricordi di liquirizia
Le versioni senza solfiti aggiunti esaltano la sua mineralità vulcanica tipica dei terreni argillosi marchigiani.
Abbinamenti Gourmet: Tradizione e Creatività
Il carattere versatile del Lacrima si sposa con:
- Cucina marchigiana: Vincisgrassi, olive all’ascolana, brodetto di pesce
- Piatti internazionali: Couscous con verdure arrosto, tataki di tonno
- Formaggi: Pecorino dei Sibillini stagionato, taleggio cremoso
Perché Scegliere un Lacrima di Morro d’Alba Bio?
- Supporto alla biodiversità viticola italiana
- Esperienza sensoriale unica grazie alle vinificazioni non invasive
- Adatto a vegetariani e vegani nelle versioni non filtrate