Cantina Podere Cipolla
Cantina Podere Cipolla nasce a Coviolo nel 2003 dall’amore per questa terra di Denny Bini, vignaiolo originario della zona. I terreni della proprietà sono situati all’interno del nuovo parco Modolena e Quaresimo, a sud dell’antica via Emilia e si estendono per circa 7 ettari, di cui 4,5 coltivati a vigneto ed il restante a frutteto e seminativo.
Il vitigno su cui è incentrata la maggior parte del lavoro è sicuramente il Lambrusco, con tutta la sua famiglia (Grasparossa, Salamino, Sorbara, Montericco e Maestri) ma vengono valorizzate anche altre uve autoctone delle colline reggiane, come Malbo Gentile, Spergola e Malvasia.
Le viti crescono in un ecosistema ricco di biodiversità, con un approccio completamente naturale e nel rispetto dell’ecosistema, seguendo i dettami dell’agricoltura biologica, su suoli argillosi di medio impasto con presenza di sabbie e ghiaia, esposti a sud a circa 150 metri di altitudine.
In cantina le fermentazioni sono operate da lieviti indigeni e le rifermentazioni avvengono in bottiglia spontaneamente secondo le antiche ricette locali, senza ausilio di autoclavi o aggiunta di zuccheri. Si tratta principalmente di vini frizzanti rifermentati ottenuti con il metodo della rifermentazione in bottiglia, noti anche come “Sur liè”. La frizzantezza si sviluppa attraverso l’imbottigliamento del vino quando la fermentazione non è ancora completata o aggiungendo una piccola quantità del mosto delle stesse uve prima della tappatura, senza l’aggiunta di lieviti, se non quelli naturalmente presenti nel mosto. A fine fermentazione i lieviti si depositano sul fondo delle bottiglie e vi rimarranno fino al momento dell’apertura. Questo permette un’evoluzione costante nel tempo che regala emozioni sempre nuove, con spume fini e dissetanti, dai tannini abbastanza marcati, allo stesso tempo rustici ed eleganti.

Cantina Podere Cipolla nasce a Coviolo nel 2003 dall’amore per questa terra di Denny Bini, vignaiolo originario della zona. I terreni della proprietà sono situati all’interno del nuovo parco Modolena e Quaresimo, a sud dell’antica via Emilia e si estendono per circa 7 ettari, di cui 4,5 coltivati a vigneto ed il restante a frutteto e seminativo.
Il vitigno su cui è incentrata la maggior parte del lavoro è sicuramente il Lambrusco, con tutta la sua famiglia (Grasparossa, Salamino, Sorbara, Montericco e Maestri) ma vengono valorizzate anche altre uve autoctone delle colline reggiane, come Malbo Gentile, Spergola e Malvasia.
Le viti crescono in un ecosistema ricco di biodiversità, con un approccio completamente naturale e nel rispetto dell’ecosistema, seguendo i dettami dell’agricoltura biologica, su suoli argillosi di medio impasto con presenza di sabbie e ghiaia, esposti a sud a circa 150 metri di altitudine.
In cantina le fermentazioni sono operate da lieviti indigeni e le rifermentazioni avvengono in bottiglia spontaneamente secondo le antiche ricette locali, senza ausilio di autoclavi o aggiunta di zuccheri. Si tratta principalmente di vini frizzanti rifermentati ottenuti con il metodo della rifermentazione in bottiglia, noti anche come “Sur liè”. La frizzantezza si sviluppa attraverso l’imbottigliamento del vino quando la fermentazione non è ancora completata o aggiungendo una piccola quantità del mosto delle stesse uve prima della tappatura, senza l’aggiunta di lieviti, se non quelli naturalmente presenti nel mosto. A fine fermentazione i lieviti si depositano sul fondo delle bottiglie e vi rimarranno fino al momento dell’apertura. Questo permette un’evoluzione costante nel tempo che regala emozioni sempre nuove, con spume fini e dissetanti, dai tannini abbastanza marcati, allo stesso tempo rustici ed eleganti.