Cantina Casa Brecceto
Siamo sull’appennino ad Ariano Irpino tra la Campania e la Puglia, alla stessa distanza dal Tirreno e dall’Adriatico. Qui c’è la Sella di Ariano, valico dell’appennino che segna il cambiamento, anche geologico, tra i due versanti. Terra di confine per tradizioni, lingua e agricoltura e da sempre luogo di passaggio nella “Terra dell’osso”. Agricoltura di montagna con vigneti elevati oltre i 700 metri, temperature sempre fresche d’estate e rigide d’inverno, terreni sciolti a base sabbiosa e forte presenza di affioramenti di arenaria e di depositi marini.
L’idea nasce da tre appassionati, insieme all’ondata dei “Vin de garage” francesi. , il primo Pitatza vede la luce nel 2003 quando il progetto Arajani scopre la magia dell’aglianico lavorato in purezza e subisce la fascinazione della tradizione. Nel 2007 nasce lo Scazzuso, macchiato dal peccato originale di un incontro clandestino tra l’aglianico ed il lambrusco.
Fino al 2017 abbiamo prodotto solo due vini: il Pitatza e lo Scazzuso.
Nel 2018, alla diciottesima vendemmia, Arajani entra nella maggiore età e prende il nome di “Casa Brecceto”. Gli amici diventano sette e il progetto esce dalla caverna delle idee per diventare adulto e crescere alla luce del sole.

Siamo sull’appennino ad Ariano Irpino tra la Campania e la Puglia, alla stessa distanza dal Tirreno e dall’Adriatico. Qui c’è la Sella di Ariano, valico dell’appennino che segna il cambiamento, anche geologico, tra i due versanti. Terra di confine per tradizioni, lingua e agricoltura e da sempre luogo di passaggio nella “Terra dell’osso”. Agricoltura di montagna con vigneti elevati oltre i 700 metri, temperature sempre fresche d’estate e rigide d’inverno, terreni sciolti a base sabbiosa e forte presenza di affioramenti di arenaria e di depositi marini.
L’idea nasce da tre appassionati, insieme all’ondata dei “Vin de garage” francesi. , il primo Pitatza vede la luce nel 2003 quando il progetto Arajani scopre la magia dell’aglianico lavorato in purezza e subisce la fascinazione della tradizione. Nel 2007 nasce lo Scazzuso, macchiato dal peccato originale di un incontro clandestino tra l’aglianico ed il lambrusco.
Fino al 2017 abbiamo prodotto solo due vini: il Pitatza e lo Scazzuso.
Nel 2018, alla diciottesima vendemmia, Arajani entra nella maggiore età e prende il nome di “Casa Brecceto”. Gli amici diventano sette e il progetto esce dalla caverna delle idee per diventare adulto e crescere alla luce del sole.