Storia e Territorio del Cortese
Le prime testimonianze del Cortese risalgono al XVII secolo nella zona del Monferrato Alessandrino. Questo vitigno a bacca bianca deve il nome alla corte degli Sforza, dove era apprezzato per la sua versatilità. Le coltivazioni bio moderne preservano:
- Terrazzamenti storici su suoli argilloso-calcarei
- Biodiversità dei cloni autoctoni
- Equilibrio naturale degli ecosistemi vigneti
Peculiarità del Cortese da Agricoltura Naturale
Le vigne certificate biologiche e biodinamiche esaltano le caratteristiche uniche del Cortese:
Profilo Sensoriale
- Note floreali di acacia e ginestra
- Sentori agrumati con finale minerale
- Acidità vibrante e struttura elegante
Tecniche di Vinificazione Naturale
- Fermentazione spontanea con lieviti indigeni
- Affinamento in anfore di terracotta
- Zero aggiunta di solfiti
Abbinamenti Gourmet con i Vini Cortese Bio
I vini Cortese da agricoltura rigenerativa sposano perfettamente:
- Crudi di pesce dell’Alto Adriatico
- Risotti alle erbe aromatiche
- Formaggi caprini giovani
- Specialità liguri al pesto
Per un’esperienza sensoriale ottimale, servire a 10-12°C in calici a tulipano largo.
Zone di Produzione e Denominazioni
Il Cortese brilla in queste denominazioni bio-certificate:
- Gavi DOCG (Cortese di Gavi)
- Colli Tortonesi DOC
- Monferrato Casalese DOC
Le aziende biodinamiche stanno riscoprendo vecchi cloni in aree marginali tra Langhe e Appennino Ligure.
Perché Scegliere un Cortese Naturale?
- Espressione autentica dei terroir gessosi
- Minore impatto ambientale (-40% CO2 vs convenzionale)
- Maggiore concentrazione di polifenoli antiossidanti
I vignaioli naturali utilizzano infusi di equiseto e camomilla per rafforzare le difese naturali delle piante.